Loading

INTEGRAZIONE CON HO'OPONOPOMO - Satsang con Digambara

Di Ho’Oponopomo si è molto parlato, giustamente, come un metodo di guarigione radicale ed efficace. Lo puoi sperimentare frequentando la Classe - 2 l'Integrazione.Consigliato a chi è risvegliato o ha frequentato la Classe 1 - il Riconoscimento

Chiediti: quale è la categoria di esperienza  che più sa alimentare i nostri meccanismi di sofferenza egoici? Basta che tu pensi alla tua vita e lo sai!
Le relazioni. La vita di  chiunque è una vita di relazioni. Le relazioni sono una straordinaria invenzione della evoluzione, fortemente illusoria e quindi instabile dopo che hai conosciuto la Verità. Senza Riconoscimento tutte le “relazioni” sono destinate a schiantarsi, a schiantarci, qualunque relazione. Questo perché le relazioni non hanno natura essenziale,  la relazione come viene intesa comunemente è di per se ridondante: come fa a relazionarsi l’ Uno a se stesso?
Eppure la nostra vita finora si è basata sulla cultura delle relazioni, abbiamo trovato in esse gran parte del succo della nostra vita e anche del nostro divertimento – e tutto è basato sempre sull’idea che sia possibile relazionarsi a un altro, che l’altro esista effettivamente come separato e diverso da me. Ma anche l’ego, il tuo ego, è basato sul presupposto di esistere come separato e diverso! Quindi l’altro è lo specchio preciso del tuo ego! Se trovi "ego" trovi immediatamente anche "l'altro"- è lo stesso meccanismo creativo e fondamentalmente illusorio.
Relazione, io e l’altro, tutto si trasforma nel processo del Risveglio. Cade l’abitudine a io, l’abitudine di considerare l’altro come altro da sé e ogni relazione diventa un nuovo canale di integrazione. Ogni relazione ti permette di scoprire una parte di te. L'altro come una parte di te stesso. Una parte che potenzialmente puoi re-integrare nell'idea profonda che hai di te stesso. E in questo Ho’Oponopomo è straordinario.
Ripartiamo nel considerare che l’altro è fonte pervicace, insistente e creativa di problemi (:-)) e,  magari fossero problemi nuovi, no, spesso problemi vecchi quelli che hanno sotto sotto la faccia della tua mamma, del tuo papà, se guardi bene,  proprio i vecchi problemi più radicati.
Il punto è che non basta riconoscerti  nella perfezione del tuo essere e nel quotidiano riconnettersi alla visione , alla “retta visione” da cui consegue la “retta azione” e così via come indicato dalla ottuplice via del buddismo. In questi nostri tempi e vivendo in questo modo, spesso questo non basta o è un processo di pulizia tremendamente lento.
Ecco infatti che quando arriva “l’altro”, che talvolta è mio nemico, proprio lui o lei, e immediatamente riappare il mio ego con la sua storia, le sue ragioni. Cosa fare allora per non perdersi ancora e ancora nella vecchia storia?

A CHI SUCCEDE TUTTO QUESTO?
Prima di scatenare il tuo odio, “ adesso  gliela faccio pagare”, prima di lottare..ricorda:
Chi sta vivendo  questa esperienza di tensione, di aggressività, di ansia, chi?
Chi sta vivendo questa esperienza relazionale non armonica?
In questo  momento chi la sta vivendo ?
IO la sto vivendo, ovviamente, è chiaro, no ?
E’ così evidente che tutto ciò che fa parte, costituisce la realtà di IO,  tutto ciò che ha IO come filtro, che IO ti fa vedere, ti fa sentire, ti fa percepire,  ti fa pensare, tutti i valori i significati filtrati da IO… sono una creazione del medesimo IO. Tutto ciò, ogni esperienza dove è fondamentale IO e  domina il punto di vista di IO  è sempre creazione del medesimo IO!
Quindi tutto quello che ”avrei voglia di dirti in faccia, avrei voglia di  farti pagare” tutte quelle brutte cose che vedo nella tua faccia, quando soltanto il tuo nome mi da sui nervi”  tutta quella roba lì , è solo mia creazione - solo, letteralmente, è mia  creazione. E non è una metafora.
Nel processo del Risveglio con l’aiuto di Ho’Oponopomo, si avvia uno straordinario, velocissimo meccanismo di trasformazione. Dal momento che hai ricordato chi sei veramente, stai parlando da quel momento a te stesso: e questa brutta faccia con tutta la storia annessa e connessa  è la mia storia, è letteralmente la mia faccia!
Non devi credere alla tua storia su di lui/lei, alle tue spiegazioni su come stanno le cose, a quello che "sai" su di lui/lei. Anche se sembrano spiegazioni e ricostruzioni generose, "illuminate",  si basano sempre sul passato. Il passato in sè è un sogno, una illusione. Guarda lui o lei adesso, proprio adesso, non attribuirgli la tua storia: questo non viene dal passato, lo stai creando ora, solo ora. Stai creando e  mantenendo una faccia di te stesso anche se sembra lì fuori, davanti a te. (Questo è chiaro se ti stai risvegliando alla tua natura, se il Riconoscimento sta avvenendo)

MI DISPIACE
Quindi, in questa situazione, cosa ti dici per prima cosa ? Mi dipiace”. Guardandolo o guardandola  negli occhi o negli occhi della tua mente,  dici “mi dispiace”, che significa: mi dispiace perché IO  ti sto dipingendo così, mi dispiace perché io ti sto creando così. Quindi sono io che mi dispiaccio  perché ancora una volta ti vedo così, ti creo così come ti vedo.
SCUSA
Poi, ripeti nella tua mente, ovviamente sempre rivolto  a te stesso che include questa immagine, questo personaggio, questo altro, dici : “Scusa
Come sa chi ha fatto la Classe 2 l'Integrazione, stiamo parlando  alla nostra mente, quindi va benissimo usare il linguaggio della mente: “mi dispiace”, “scusa” .
TI AMO
A questo punto, la conversione è avvenuta da un buon pezzo. La conversione è lo switch dal mondo dell’illusione e dell’ignoranza in cui esiste un altro separato e diverso da chi sei al mondo dell’Unità, della non separazione. E allora termini il processo di Ho’Oponopomo aggiungendo: “ti amo, ti amo”.
GRAZIE
Ormai la compassione si è accesa  e il processo finisce con un “grazie!”
“Mi dispiace- scusa- ti amo- grazie!
Pochi secondi, ed è potentissimo !
Quindi, di nuovo, se sembra non bastare la visione, per qualche strano motivo non ti concedi la grande risata , non si ferma la reazione, continui a sognare….. Ricordati della forza della tua proiezione, della tua capacità  straordinaria  di creare storie: questa è una storia che ti fai, che tu subisci. Tu sei la vittima di te stesso in questo caso  e quindi puoi parlare a una parte di te, la parte che hai finora proiettato là fuori.
Avviene… ed immediatamente quando c’è questa conversione di Luce, ti lascia una  esperienza di vuoto, di spazio, di Luce  .
Prova e io non dico prova nei prossimo venti anni, prova nelle prossime due settimane, nei prossimi due giorni. Può darsi che la tua mente sia in grado, a questo punto nel tuo cammino di distacco dalla identificazione,  che riesca a riconoscerlo, e a prendere questa medicina, una medicina d’amore.
Questo metodo è completamente inclusivo: funziona anche con la relazione con tua madre e include la relazione più assurda di questo mondo che è quella con “me stesso” . (È più assurda perché è da pazzi mettersi in relazione con te stessi relazionarsi con se stesso, se ci pensi bene…è da pazzi)
Questo metodo è così potente che il bisogno di  tenere in piedi la relazione che quindi la distanza, si sgretola, svanisce. Letteralmente ti tuffi in te stesso, è una esperienza veramente estatica: l’altro si sovrappone, si unisce, si mescola con tutti i suoi colori all’esperienza di te.
Ma ricorda: se lo fai come una altra tecnica rimane uno strumento esterno che alimenta l’illusione della separazione. Se lo fai con un obiettivo di manipolazione, ad esempio di  migliorare un rapporto, lo stesso. L’altro è una scoperta di una parte di te altrimenti sconosciuta: allora sì che questo metodo diventa uno strumento di integrazione profonda della tua vita nella Verità.
Dal Satsang del 12.12.2011