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RI-CONOSCERSI - Adyashanti


Risvegliarsi alla realtà è una realizzazione profonda  di chi sei come un’esperienza.
Non è  venire fuori con il nome giusto, quindi per ora non nominarlo.
Semplicemente notalo, sperimentalo. Sentilo. Percepiscilo. Accoglilo.
Il risveglio spirituale è realizzare ciò che occupa lo spazio chiamato “me”. Quando ascolti con innocenza vedrai che in realtà c’è qualcosa di più di un me. Il tuo me sta sempre sperimentando questo momento in relazione a qualche altro momento. Questo momento è buono come quello di due  settimane fa? Oggi sarà lo stesso di ieri?
Quando sei aperto e rilassato, ad un tratto puoi essere consapevole che c’è qualcos’altro che occupa il tuo corpo- mente. Qualcos’altro sta guardando dai tuoi occhi, ascoltando dalle tue orecchie, provando i tuoi sentimenti.
Quel qualcosa non ha nessuna qualità. Realizzare la tua natura vera è realizzare quello che è presente senza qualità. Possiamo chiamarlo la vacuità della coscienza, il Sé, o il Non-Sé. Fare esperienza diretta di questa vacuità, della sua vitalità vibrante, è il risveglio spirituale. E’ realizzare te stesso come un bellissimo nulla, o più accuratamente, una non-cosa.
Quando la tua immagine del me fa una pausa scopri che tutto quello che stai facendo in questo momento è essere semplicemente aperto. Ti senti del tutto sollevato  di non stare cercando un altro momento o un’esperienza migliore. Ti senti molto rilassato e a tuo agio, in pace. Non hai guadagnato nulla, non sei più intelligente, non sai necessariamente più di chiunque altro e non sei improvvisamente diventato santo. Se stai dimorando nella tua vera natura senti che non c’è dove altro andare.
In quel momento senti che il tuo cammino è terminato. Può essere dura terminarlo quando ci hai investito così tanto, ma se vuoi veramente essere libero devi volere la verità più di qualunque altra cosa. E quando lo fai trovi che la verità è così dannatamente vuota. C’è così tanto… nulla in essa. C’è così tanto nessuno in essa, solo una presenza risvegliata molto vivida.
Quando sta operando il tuo me è come un toro. Tende a fare un sacco di rumore perché è sempre un po’ in relazione avversa con questo momento. Produce pensieri, sentimenti, credenze, o opinioni rumorose. Gli piace anche cercare, muovere  in giro la testa, cercando l’emozione giusta nel corpo, il concetto giusto nella mente. E’ sempre in movimento come un radar, cercando la cosa giusta che deve accadere.
Non appena muovi via l’attenzione dal radar cominci a notare qualcos’altro. Dentro c’è qualcosa che non crea così tanto rumore come il me. Puoi sentirlo adesso. Che cosa si prova ad essere semplicemente risvegliato? Come si percepisce questa apertura? Portando lì la tua attenzione, semplicemente notando senza sforzo, questo senso di essere senza forma o vuoto si accentua come per dire: “qualcuno finalmente sta prestando attenzione”.
Quando è presente questa apertura puoi riconoscere come fa esperienza del tuo corpo. Questa apertura come sente un sentimento, un’emozione o un pensiero? Che esperienza fa del movimento chiamato “me”? Lasciati sentire un vero assaggio di questo. Questa apertura sta in una relazione completamente diversa con tutto quello che esiste, a cominciare da te. E’ in un rapporto diverso con il momento; non va da nessuna parte. Non sta cercando di acquisire qualcos’altro. Non ti ha innalzato o diminuito. Comincia a sentire il profondo senso di innocenza di questa apertura. Non percepisce partendo dal passato, né dall’ultimo momento, ancora meno dall’accumulazione di un’intera vita. Percepisce solo in questo momento.

L’apertura non ha accumulato nulla, così è libera.
Ha un rapporto profondamente innocente ma saggio con ogni cosa. E’ un qualcosa di primario, sveglio e vivo. Puoi sentire come sia incredibilmente preziosa. Permettiti di sperimentare questa apertura, questo nulla. Permettiti di vedere come fa esperienza del tuo corpo e della tua mente proprio adesso, in questo momento. E’ così diverso dall’esperienza del me. Questo nulla è la pace che supera ogni comprensione, ed è proprio qui sulla punta delle tue dita.
Essere risvegliato è inerente a ogni cosa e ogni essere dappertutto e in tutti i tempi. Solo in questo stato ti rendi conto di non aver mai veramente voluto quello che pensavi di volere. Realizzi che dietro a tutti i tuoi desideri c’è solo un singolo desiderio: sperimentare ogni momento dalla tua natura vera. Trovi che il solo camminare fuori e vedere una foglia nella brezza o vedere un mendicante all’angolo è un’esperienza squisita. Non hai bisogno di niente di grande; ogni momento ha una sua bellezza. Anche i momenti brutti hanno una bellezza quando vengono vissuti da questa innocenza, questo bellissimo e disarmante stato di risvegliatezza.
In qualunque momento puoi chiederti: “Com’è per questa vacuità vivere questo momento? Com’è per questa risvegliatezza?” Ascolta veramente, perché l’apertura è quieta e dolce. Non puoi insisterci su. Non puoi afferrarla. Semplicemente apriti. Cerca l’apertura, senti dall’apertura, relazionati dall’apertura. Può sconvolgerti se non sei abituato. Se ti trovi in un posto che non ti piace chiediti come l’apertura sta vivendo questo momento. Avviene uno spostamento (di prospettiva ) e ti ritrovi a dire: “Accidenti!, in realtà se la sta godendo!”
Questo relazionarti dal tuo cuore, dalla verità del tuo essere, dall’apertura, è qualcosa che non può venire insegnato. Ricordo com’era quando sono andato a prendere dei precetti buddisti. Li leggi, li studi e li prendi dentro. Fai con loro tutto quello che fa il piccolo me, tipo decidere di fare veramente un buon lavoro fino a che scopri diversamente. Pensi di sapere che cosa sono i precetti, poi ti risvegli veramente alla tua natura vera e realizzi che questo è come la tua vera natura vede naturalmente le cose. E’ molto semplice. E’ tutto. Ora non hai bisogno di nessun precetto perché la tua vera natura vede in quel modo tutto il tempo.

Così se vuoi trovare come l’apertura si relaziona ad ogni momento vai semplicemente dentro.
Sii quell’apertura. Sii quella vacuità. Tutto quello che devi fare è interrogarti, investigare per conto tuo. Come si relaziona a questo pensiero nella mia mente? A questa persona? A questo momento? Lo puoi vedere. Vai direttamente alla sorgente, alla sola autorità che è definitivamente liberatoria: la tua risvegliatezza, il tuo vuoto che percepisce in questo momento. Ti insegnerà come vivere.
Adyashanti, Berkeley, California, March 17, 2002
Commento: il Riconoscimento si mantiene e inizia il suo lavoro di riorientamento della tua vita, più a lungo e spesso rimani in chi-sei, nello spazio vigile e tranquillo che "occupa" completamente il momento presente. Anche nel mezzo dell'azione quotidiana. Non c'è altra via...