Loading

IO ESISTO? - Jeff Foster


Che cosa realmente significano le parole ‘illusione’ ed ‘esistenza’.‘Illusione semplicemente significa ‘un gioco’ o un’ ‘apparenza ingannevole’, non ‘non esistenza’.
Il sé, il ‘me’, è un’illusione, non perché non esiste, ma perché non esiste nel modo in cui immaginiamo. Non sei quello che pensi di essere. Il ‘me’ sembra essere solido e separato – una ‘cosa’ al centro della vita, un’entità separata dall’oceano – ma a un’attenta indagine queste ipotesi si sgretolano. L’‘illusione’ viene vista nella sua realtà: un’onda inseparabile dall’oceano.

L’onda sta fuori dall’oceano? Sì, sembra che sia così, E, no, non sta fuori , in realtà, perché E’ l’oceano. Dipende dall’angolazione da cui rispondiamo alla domanda. Entrambe sono vere, entrambe sono non-vere. L’onda sembra esistere E non esiste – non esiste SEPARATAMENTE dall’oceano. Se ha un’esistenza quell’esistenza è inseparabile dal tutto.
Allo stesso modo il ‘sé’ (la storia di me) esiste solo come una storia. Non ho mai trovato Jeff fuori da una storia riguardo a Jeff che si stia manifestando ora. Jeff non è lì che se ne sta in attesa aleggiando sullo sfondo, la storia di Jeff appare e scompare come una storia. La storia di Jeff non appare a Jeff, questa sarebbe un’altra storia! La storia di Jeff semplicemente appare.

E dove appare una qualunque storia? Qui, in questo spazio aperto vasto, limpido – consapevolezza, coscienza, essere vita, non importa quali parole usi per indicare qui. Sono solo parole. Forse questo è quello a cui ci si riferisce con lo spazio del ‘non sé’. Potresti dire che la storia del sé si manifesta e svanisce in questo spazio indicato dalle parole ‘non sé’. Ogni storia, ogni pensiero, ogni sensazione, ogni forma, va e viene in questo spazio aperto.
Anni fa ho rinunciato a credere che questo possa venire catturato in parole. E’ come cercare di catturare dell’acqua con una rete da pesca. Il meglio che possiamo fare è indicarlo e sapere che stiamo solo indicandolo.

Pensieri, sensazioni, suoni, non accadono a un ‘sé – non c’è alcuna evidenza di nessun sé solido e centrale – nascono, si manifestano e svaniscono qui, come le onde sembrano fare nell’oceano. In realtà anche quelle che chiamiamo ‘forme’ sono inseparabili da questa apertura senza forma, questo vuoto che è in realtà completamente pieno. Allora non possiamo più parlare di ‘vacuità’ o ‘ vuoto’. Il Sutra del Cuore dice ‘La vacuità è la Forma e la Forma è la Vacuità’. Qui il linguaggio fallisce completamente. Collassa.
E tutto il linguaggio semplicemente va e viene in questo spazio. Tutti i concetti di sé e non sé sorgono e svaniscono, non lasciando alcuna traccia. Alla fine tutto quello che possiamo fare è di usare le parole come indicatori. Il resto è solo un discutere sui nostri indicatori favoriti.

Anni fa ero molto sicuro che non ci fosse alcun sé e ho cercato duramente di convincere la gente che non c’era nessun sé. Allora non potevo vedere che questo bisogno costante di convincere gli altri, questo senso di essere nel giusto e di dovere risvegliare gli altri ERA quello stesso sé che stavo negando! Tutto questo gioco è totalmente creativo!

Vedere l’impossibilità di mettere questo in parole, la totale inseparabilità di quello che sono da quello che appare, la totale intimità con tutte le forme impermanenti che sorgono e svaniscono,  porta a molta leggerezza e risate. Possiamo ancora continuare a discutere se ci sia o meno un sé – c’è anche spazio per questo. Qui c’è spazio per tutto! Così giochiamo! L’unica domanda rimasta è: che cosa stai difendendo? Anche la certezza che non ci sia alcun sé e il bisogno di dimostrarlo costantemente agli altri può essere semplicemente qualcos’altro a cui aggrapparsi. L’ego diventa un ‘ego spiritualizzato’ e fa finta che non ci sia alcun ego. “So che non c’è nessun sé e io ho ragione e tu torto…e, inoltre, non c’è nessun te e nessun me, e mi fa davvero arrabbiare quando la pensi diversamente. Ma qui non c’è nessun ad essere arrabbiato”. Molto creativo. E totalmente innocente. Ed è tutto disponibile per essere visto per quello che è. Sempre.
Non è che io creda nulla di tutto questo – la credenza non rimane per molto. Questa inseparabilità e intimità viene confermata in ogni singolo momento, come ogni cosa che appare proprio qui, non a Jeff, ma al vasto spazio aperto che contiene la storia di Jeff, proprio come l’oceano contiene tutte le onde che sono intimamente se stesso…

E il ‘gioco’ continua…